Errata diagnosi e risarcimento dell’aspettativa di vita al malato terminale
Nell'ipotesi in cui la condotta del medico avvrebbe potuto evitare, in termini probabilistici, l'esito infausto di una patologia di per sè ingravescente, al paziente è riconosciuta la facoltà di far valere una pretesa risarcitoria relativamente alla perdita della possibilità di ottenere un vantaggio consistente:
- nella maggior durata della vita
- patire minori sofferenze