Con la Sentenza n° n. 13023 del 15 Maggio 2019, la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha deciso un caso di licenziamento disciplinare, affrontando il requisito della immutabilità della contestazione disciplinare.
La Suprema Corte, con la Sentenza in esame, ha riaffermato il principio secondo cui il datore di lavoro può legittimamente ricondurre la valutazione di un fatto contestato al dipendente ad una diversa ipotesi disciplinare.
Da tale nuova nuova valutazione non consegue, infatti, una modifica della contestazione e, quindi, non vi è violazione da parte del datore del principio della immutabilità della contestazione disciplinare.